Willino Blog

Sono un ingegnere informatico, appassionato di fotografia, chitarra acustica, micologia e Tennis Tavolo. In questo blog cercherò di raccontare eventi ed esperienze che in qualche modo potrebbero risultare utili a tutti.

mercoledì 31 ottobre 2007

Una sfida di progetto

Di seguito un prototipo della definizione di classi (in Delphi) per la realizzazione del famosissimo Life (scusate per l'indentazione, ma è colpa di blogger) :

TLife = Class;

TRegion = Array [1..kCols,1..kRows] Of TLife;
PRegion = ^TRegion;

TPlanetArea = Class // Pianeta
Public
Procedure NewGeneration;
Property Region : TRegion
Read fRegion Write fRegion;

Property Grid : TStringGrid
Read fGrid Write fGrid;

Property Generations : Integer
Read fGenerations Write fGenerations;

End;

TLife = Class // Forma di vita
Public
Property Col : Byte
Read fCol;

Property Row : Byte
Read fRow;

Property Parents : Byte
Read fParents Write fParents;

End;

Tfrm_Life = Class(TForm)
G_World: TStringGrid;
Procedure FormCreate(Sender: TObject);
Procedure FormDestroy(Sender: TObject);
Private
fPlanetArea : TPlanetArea;
End;

Come implementereste la simulazione di vita?

Nota :
questa definizione sopra esposta è una parte del codice da me sviluppato per la simulazione di Life, dietro richiesta di un amico...simulazione realizzata in un'ora circa...
provateci voi...ma entro un'ora!

Chi fosse interessato posso inviare il sorgente del codice.

Un modo per definire l'amore...

un modo potrebbe essere quello di perfezionare una famosa citazione così :

Chi ti ama davvero non è colui che ti asciuga le lacrime, ma colui che evita di farti piangere.

un altro potrebbe essere questo :

Se la mattina ti alzi e non pensi che a lei,
se senti di volerla proteggere a tutti i costi, sempre,
se senti di volerla vedere, sempre,
se senti di non poter più fare a meno di lei,
se senti di dare senza voler nulla in cambio,
se ti addormenti pensando a lei...
se c'è qualcosa nello stomaco ogni volta che vi guardate,
che vi tenete per mano,
che ridete insieme...
allora l'ami...

Ma chi si credono di essere?

Al Falstaff, qui a Palermo, ieri sera in quattro, per tre secondi di carne e due antipasti abbiamo pagato 100 euro...
La carne era buona, ma non era per niente all'altezza del prezzo...se si considera che in questo locale RONZANO come zanzare dei camerieri pericolosissimi, che macchiano un pò qua e pò là la clientela...beh...andate in altri posti (leggasi la Corte dei Mangioni) dove si è serviti meglio, si mangia molto bene e non si paga così tanto.
Cento euro sono davvero troppi.

Presto la D80

Se non mi si giocano ancora brutti scherzi, tra pochi giorni arriverà il Nikkor 18-200 VR, la immediata conseguenza è l'acquisto della D80 e del Nikkon :)

Spero bene...

giovedì 25 ottobre 2007

E' abbastanza facile

Del resto, scriverle è più semplice che dirle vis a vis, no?
Prima o poi la scriverai qualcosa QUI. :)

Cinque in un baccello

Te ne ho parlato due volte, ecco la favola :

C'erano cinque piselli in un baccello, erano verdi e anche il baccello era verde, così loro credevano che tutto il mondo fosse verde, e avevano pienamente ragione!
Il baccello cresceva, e anche i piselli crescevano, così si assestarono secondo la conformazione della casa, mettendosi tutti in fila. Fuori il sole splendeva e riscaldava il baccello; la pioggia lo schiariva, c'era bel caldo e si stava bene, era chiaro di giorno e buio di notte proprio come doveva essere, e i piselli diventavano sempre più grossi e pensavano sempre di più: se ne stavano sempre lì seduti, qualcosa dovevano pur farla!
«Dobbiamo restare qui per sempre?» si chiedevano «purché non diventiamo duri a star seduti così a lungo! Mi sembra quasi che ci sia qualcosa fuori di qui; ne ho la sensazione!».
E passarono diverse settimane; i piselli ingiallirono e anche il baccello si fece giallo.
«Tutto il mondo sta diventando giallo!» dissero, e ne avevano il motivo.
Poi sentirono una scossa al baccello; era stato strappato dalla pianta preso in mano e messo nella tasca di una giacca insieme a molti altri baccelli ancora pieni.
«Tra poco ci apriranno!» esclamarono, e si misero a aspettare. Mi piacerebbe sapere chi di noi andrà più lontano!» disse il pisello più piccolo.
«Tra breve si vedrà!»
«Succeda quel che deve succedere!» replicò il più grande.
Crac! il baccello fu aperto e i cinque piselli rotolarono fuori sotto il sole; si trovarono in una mano di bambino: un ragazzetto li teneva stretti e diceva che andavano proprio bene per la sua cerbottana. Subito un pisello fu messo nella canna e sparato lontano.
«Ora volo nel vasto mondo! mi segua chi può!» e era già partito.
«Io invece» esclamò il secondo «volerò fino al sole; è un vero e proprio baccello e mi andrà a meraviglia!» e fu lanciato anche lui.
«Noi dormiremo dove capiterà!» dissero gli altri due «ma avanzeremo anche noi!» e subito rotolarono sul pavimento prima di finire nella canna, ma poi venne anche il loro turno.
«Andremo più lontano di tutti!»
«Succeda quel che deve succedere!» esclamò l'ultimo che venne sparato verso l'alto, volò contro una vecchia assicella che si trovava sotto la finestra di una mansarda, e s'infilò proprio in una fessura dove c'erano muschio e terra umida.
Il muschio gli si richiuse sopra; era nascosto ma non era stato dimenticato dal Signore.
«Succeda quel che deve succedere!» disse di nuovo.
In quella piccola mansarda abitava una povera donna che di giorno andava a pulire le stufe, a tagliare la legna e a fare i lavori pesanti, perché era forte e piena di volontà, ma ciò nonostante rimaneva povera. In casa, nella cameretta, c'era anche la sua unica figlia, una adolescente delicata e gracile; da un anno intero era a letto e non voleva né vivere né morire.
«Andrà dalla sorellina!» diceva la donna. «Avevo due figlie, era troppo faticoso mantenerle entrambe, e così il Signore le ha divise con me e se ne è presa una; ora io vorrei tenere quest'unica che mi è rimasta, ma lui non vuole tenerle separate e così lei andrà a raggiungere la sorellina.»
La ragazzina malata però viveva ancora. Se ne stava a letto immobile e paziente per tutto il giorno, mentre la madre era fuori per guadagnare qualcosa.
Era primavera, e una mattina presto, mentre la madre stava andando al lavoro e il sole splendeva chiaro attraverso la finestrella e si posava sul pavimento, la fanciulla malata guardò attraverso il vetro più basso.
«Che cos'è quel verde che spunta dietro il vetro? Si muove col vento!» la madre andò alla finestra, e la aprì.
«Oh!» esclamò «è un piccolo pisello che ha messo fuori delle foglioline verdi. Come ha fatto a arrivare in quella fessura? Adesso hai un giardinetto da guardare!»
Il letto della malata venne avvicinato alla finestra, perché lei potesse vedere il pisello che germogliava; intanto la madre andò al lavoro.
«Mamma, credo che guarirò!» raccontò la bambina alla sera «Il sole oggi era così caldo su di me. Il pisello cresce proprio bene, e anch'io voglio crescere e uscire al sole.»
«Se solo accadesse davvero!» esclamò la madre, ma non lo credeva possibile; intanto però a quel verde germoglio che aveva donato alla bambina la voglia di vivere mise un bastoncino, perché non si piegasse al vento. Legò un filo dall'assicella alla finestra così che il gambo del pisello avesse qualcosa a cui appoggiarsi e arrampicarsi, crescendo; e così infatti fece, e di giorno in giorno cresceva a vista d'occhio.
«Oh, mette anche i fiori!» disse un mattino la donna, e cominciò a sperare e a credere che la piccola malata sarebbe guarita. Le tornò in mente che nell'ultimo periodo la sua figliola parlava con più vivacità, le ultime mattine si era tirata su da sola nel letto e era rimasta lì seduta a guardare con occhi splendenti quel giardinetto costituito da una sola pianta di piselli.
La settimana successiva per la prima volta la malata restò alzata per più di un'ora. Felice si sedette al sole, con la finestra aperta, e fuori c'era un fiore bianco e rosso di pisello completamente sbocciato. La fanciulla piegò la testa e baciò con delicatezza quei petali lievi. Era proprio un giorno di festa, quel giorno!
«Il Signore in persona lo ha piantato e lo ha fatto crescere, per dare a te gioia e speranza, cara figliola, e anche a me» disse la madre felice, e sorrise al fiore come se fosse un angelo del Signore.
E che ne è stato degli altri piselli?
Quello che volò nel vasto mondo: «Mi segua chi può!» cadde in una grondaia e finì nel gozzo di un piccione, e lì rimase come Giona nella balena.
I due pigroni fecero la stessa strada e furono anch'essi mangiati dai piccioni, e ciò vuol dire essere utili in modo concreto.
Il quarto, che voleva raggiungere il sole, cadde nella fogna e restò per molti giorni e settimane nell'acqua stagnante, gonfiandosi tutto.
«Divento bello grosso!» esclamò.
«Sto per scoppiare e non credo che nessun pisello abbia mai fatto altrettanto. Sono sicuramente il più notevole dei cinque che erano nel baccello!» e la fogna lo approvava.
Alla finestra della mansarda stava la fanciulla con gli occhi scintillanti e con il colore della salute sulle guance; congiunse le manine delicate sul fiore del pisello e ringraziò il Signore per averglielo dato.
«Per me» esclamò la fogna «il mio è il migliore!»

(Hans Christian Andersen)

martedì 23 ottobre 2007

Il sole e le nuvole...

C'è chi ama solo l'estate, ma l'inverno è romantico... ci sono mani da scaldare, coperte in cui infilarsi; l'inverno è romantico...molto romantico.

venerdì 19 ottobre 2007

Alla faccia dei mutui...

C'era una volta in un tempo non molto lontano, pochi mesi, una Regione, la Regione Siciliana che chiedeva alle banche dei mutui, perchè soldini non ne aveva più.

Bene, e cosa accade ora?

La Regione Siciliana decide di dare una tantum un omaggio economico (loro dicono bonus) a tutti gli ex deputati dalla nascita della Regione Siciliana anche in pensione, quantificato in 6400 euro (SEIMILAQUATTROCENTOEURO,DUDICIMILIUNA) come premio per il costate aggiornamento.

Avete capito? Anche il primo ex deputato della storia della Regione Sicilia, che è ancora vivo, si vedrà recapitare un assegno pari a più di 5 miei stipendi mensili.
Lo scherzetto costerà 9000000 di euro (NOVEMILIONI,DICIOTTUMILIARDI).

Ecco i nostri soldi dove finiscono.

martedì 16 ottobre 2007

Urla...

E' il mio cuore ad urlare...solo io posso davvero sentirlo e questo non rende giustizia...

venerdì 12 ottobre 2007

Occhio alla vista


Questi due triangoli sono chiaramente composti dagli stessi identici pezzi, eppure nel secondo manca "un'area" coperta nel primo dagli stessi pezzi disposti in modo diverso.

Come è possibile secondo voi?

Questa volta mi aspetto risposte numerose (almeno per verificare la vostra capacità di osservazione).

...vieni un attimo?

"...vieni un attimo?"

Nel frattempo io penso : "Non dirmi che sta per chiedermelo...e se si che faccio? Io voglio! Da morire! Devo dire subito si? Vabbè magari non è come penso...magari sto immaginando tutto io, aspettiamo che dice al ritorno..."

"Senti vuoi restare per cena? non c'è niente di speciale, però se vuoi rimanere..."

Di nuovo penso : "Siii! me lo ha chiesto! Che bello non ci posso credere...juppy, dì di si, dì di si!"

Allora dico : "Si, per me va bene...per te va bene? Se si rimango!"

Una serata importante per me...

giovedì 11 ottobre 2007

Le cipolle

IO : "...capisco che ora sei istruttore sulla cottura delle cipolle rosse di Tropea"
LUI stoppandomi : "...nonché delle cipolle grigie della Terra di Mezzo!"

martedì 9 ottobre 2007

Un giorno in paradiso

Agriturismo Al Poggetto.
Se volete trascorrere una favolosa giornata immersi nella natura, nel relax c'è un luogo a s. Cristina Gela che fa per voi.
Romantico, raccolto, silenzioso e profumato di verde. Questa azienda agrituristica si trova immersa nel verde nei pressi della c.da Pianetto, una grande proprietà con animali, tanto verde, tanti luoghi di passeggio e di escursione e una costruzione di meravigliosa fattura che riporta ai tempi delle masserie.
Arrivarvi è semplice : scorrimento veloce Palermo/Sciacca, uscita Altofonte, subito dopo lo svincolo c'è una leggera salita sulla sinistra della strada; percorretela, imboccherete una nuova strada principale e dopo pochi chilometri un grande cartello vi accompagnerà sul posto; occhio alla strada un po sconnessa.

Il colpo d'occhio iniziale è magnifico, TUTTO ALBERI E VERDE, l'interno poi è romantico e raccolto, con un bellissimo camino e le pareti rivestite di roccia e legno. Ampi spazi e molti luoghi di conversazione (un salottino, un luogo di svago con biliardo, un'area bar, ecc); la cucina è davvero buona (due esempi sono : "orecchiette con finocchietti, broccoletti e salsiccia", "tagliolini in salsa di maiale") ed alla fine si gustano dei cannoli VERI.

Per chi decide la pensione, le camere sono accoglienti, con TV e climatizzatore. Le finestre delle camere danno sul...VERDE.

Altro punto a favore (e non è poco) è l'ospitalità dei proprietari, cordiali, gentili e premurosi.

Un posto da visitare e da godere minuto per minuto.

Per le vie dei tesori...


Dal 5 al 28 ottobre 2007 a Palermo ci sarà la possibilità di visitare luoghi e conoscere storie inedite al pubblico.
Dal museo dell'aeronautica in viale delle Scienze, alle prigioni dell'Inquisizione ad un meraviglioso mulino di fine ottocento.
L'ingresso è libero anche se in alcuni siti è necessario prenotare la visita.
Questa settimana siamo stati al museo dell'aeronautica, a Palazzo Steri, alle Prigioni, al museo di Geologia ed al Mulino a S. Antonino.
La prossima tappa sarà alle Magie della Chimica e all'Osservatorio Astronomico.
Una bella esperienza ed una buona idea per girare la città...specie se fatto insieme ad una persona speciale...sempre la stessa ovviamente. :)

Prima di andare all'estero o in altre città...conosciamo la nostra!

Per chi volesse saperne di più.

lunedì 8 ottobre 2007

Coltivare...

Coltivate l'amore...sempre...
E' bello coltivare l'amore...non limitatevi a poche righe o qualche gesto.
Una delle cose più belle è dividere l'esperienza dei giorni che si vivono insieme...le gite, i viaggi, le passeggiate, i pranzi, le cene, ogni cosa...e il giorno dopo sarà più bello ancora.
Così è per me...auguro ad ogni persona di vivere così bene tutto questo.

giovedì 4 ottobre 2007

I video che mi hanno ispirato

Questa è la musica che mi ha ispirato e sul quale ho studiato recentemente.

La convivenza nel lavoro

Difficile riuscire a convivere nel lavoro senza screzi, soprattutto dopo parecchi anni trascorsi non le stesse persone.
Una specie di convivenza coatta...in fondo passi sei ore al giorno con le stesse persone; di questi tempi vuol dire passare più tempo con loro che con la famiglia, per cui ecco che devi arrangiarti e cercare di fare sacrifici e passi indietro pur di convivere serenamente.
Tutte belle parole no?
Peccato che non tutti la pensino così...

lunedì 1 ottobre 2007

Amore/Odio

Fine serata di domenica in via spinuzza, seduti ad un tavolo per bere una cosa con amici.
Come spesso accade un ragazzo con delle rose si avvicina al locale...
E allora ho odiato la mia amata città.
Si avvicina il proprietario del locale, una specie di galeotto, che intima al ragazzo di andar via...peccato che ha atteso meno di un secondo prima di picchiarlo, di schiaffeggiarlo.
Sento l'impeto di saltare addosso al "civile palermitano" e pestarlo di santa ragione...si perché questa feccia ha sempre la fortuna di trovarsi davanti persone oneste che non sanno reagire...
quel ragazzo si è seduto in una panchina tremante di paura, piangendo con il viso gonfio...
Per fortuna altri ragazzi si sono subito stretti a lui per stargli vicino e proteggerlo.
Nel frattempo nel locale le donne si sono scagliate contro la bestia fascista che con la stessa arroganza usava questa volta le urla per darsi ragione...alla fine è andato via dal retro.
Amo la mia città, odio la mia città.

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