Willino Blog

Sono un ingegnere informatico, appassionato di fotografia, chitarra acustica, micologia e Tennis Tavolo. In questo blog cercherò di raccontare eventi ed esperienze che in qualche modo potrebbero risultare utili a tutti.

martedì 25 marzo 2014

Birre, acquistare online

Inizio oggi con una serie di recensioni su negozi online, partiamo con le birre.

Da tempo cercavo un sito affidabile per l'acquisto di birre belghe, in particolare le famose Trappiste e
finalmente mi sono imbattuto nel sito www.multibirra.com e con piacere posso raccontarvi la storia del primo ordine.

Il sito è strutturato in modo molto semplice, dividendo le birre per paesi (anche se sarebbe positiva anche una classificazione per tipologia); si trovano anche biccheri e set da collezione.

Ci si iscrive in modo rapido e si è subito pronti a riempire il carrello elettronico di ottime birre a prezzi decisamente ottimi. Si ha a disposizione anche la lista dei desideri oltre che al carrello elettronico.

Prima di ordinare ho telefonato alla società del sito (mi piace sempre il contatto umano) e mi hanno risposto con grande cortesia e mi sono ancor di più incoraggiato.

Ordino queste birre :

ST BERNARDUS ABT 12
CHIMAY TAPPO BLU
ACHEL BLOND
WESTMALLE TRIPLE
LA TRAPPE QUADRUPLA
SAMUEL SMITH'S IMPERIAL STOUT
XX BITTER
STRAFFE HENDRIK QUADRUPLA
e qualche altra segreta scelta :D

Ho ordinato varie quantita' di ogni birra, anche una singola bottiglia.
Tempo due minuti e trovo la mail con l'avvenuta presa in carico dell'ordine e in 48 ore precise le birre arrivano a casa mia in una confezione a prova di bomba atomica!
Ottimo imballo, perfette condizioni della merce e tutte le birre con scadenza non prossima, pertanto birre ottimamente fermentate in bottiglia, direi prossime alla perfetta maturit….

Consiglio vivamente questo sito e-commerce per l'acquisto delle birre

Voto 8*/10

* Consigli per il sito :

1. Storico degli ordini per i clienti registrati
2. Redirect alla pagina iniziale dopo il login.

Un estratto delle birre acquistate :




La mia amata collezione di Birre Trappiste

Manca solo la Gregorius, da poco eletta l'ottava meraviglia Trappista.


mercoledì 5 marzo 2014

La grande Bellezza - Recensione

Un grande poeta una volta scrisse : "i veri poeti sono quelli che si fanno capire da tutti; se una poesia deve essere spiegata, il poeta ha fallito".
Sacrosante parole ("La vità è bella" docet).

Potrei dire la stessa cosa in molti altri casi del cinema, quando, ad esempio, vidi "Castaway on the moon", oppure "Ferro 3", due immensi capolavori coreani che sono riuscito a condividere solo con mia moglie, in quanto tutti coloro ai quali ho fatto vedre il film mi hanno detto che erano "strani e noiosi"...pazienza.

Ma questo film non è difficile, le capitali degli Stati sono difficli, non questo film.
Io personalmente con "La grande Bellezza" ho visto un film che mi ha dato l'impressione di essere costruito a tavolino per piacere agli americani, rappresentando il degrado sociale con una caricatura che ricorda il metodo americano, inserendo però qualcosa che loro non hanno : la bellezza di Roma, mostrata durante tutto il film centellinando le riprese monumentali durante alcune tra le più tristi passeggiate di sempre.

I personaggi di per sè sono ben rappresentati, talmente bene che nessuno dei personaggi stessi ha qualcosa da dire, talmente bene che risultano eccessivamente noiosi, talmente vuoti che nemmeno si ha la forza di scrivere un libro, semplicemente perchè la vita stessa dei personaggi è vuota, una vita da falliti.
L'unico messaggio che trasmette è questo : "nessuna speranza di riscatto", ma non è originale, anzi...

La sceneggiatura non è articolata in bei dialoghi (se non due monologhi : il primo e l'ultimo) o intrecciata in grovigli interpersonali, è semplicemente piatta. Questo è uno dei punti più dolenti, il film ha una grande ambizione che ricade però in una mediocre sceneggiartura, volatile come i personaggi.

Le riprese cercano sempre di stanare, con primi piani, il brutto della quotidianità e il pericolo dell'ambiguità della bellezza, ma non ci riescono anzi si rivoltano contro esse stesse rendendo il film una unica fotografia di una unica idea.

L'antagonista umano del degrato sociale (Suor Maria) è altamente improbabile come personaggio e trovo perfino offensivo l'accostamento a Madre Teresa che mai si sarebbe trovata in una cena tanto infima, rimane comunque interessante il coinvolgimento di alcuni membri ecclesiastici a questo stile di vita.

Quando ho sperato in una grande svolta sentimentale, ovvero quando c'era l'opportunità di leggere qualche pagina del diario segreto di una ragazza che probabilmente aveva condotto un'altra vita...ecco che invece...puf niente diario, niente svolta.

Per me, infine, il film non è brutto, sicuramente non è bello e di certo quest'anno ho visto di meglio al cinema che meritasse l'Oscar come miglior film straniero, uno fra tutti "La migliore offerta" per quelli italiani.

L'intellettualismo ricercato di Sorrentino è ben lontano dai grandi del cinema italiano (il grande Fellini) [cit.]

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