Willino Blog

Sono un ingegnere informatico, appassionato di fotografia, chitarra acustica, micologia e Tennis Tavolo. In questo blog cercherò di raccontare eventi ed esperienze che in qualche modo potrebbero risultare utili a tutti.

venerdì 22 maggio 2009

Gli italiani, negati per la democrazia

Gianfranco Fini, nonostante i più recenti tentativi di recidere le vecchie radici politico-culturali, resta pur sempre il pupillo fascista di Giorgio Almirante, quello che inventò il movimento Sociale Italiano della Fiamma Tricolore.
Eppure è la terza carica di stato.

Gianni Alemanno, parente di quel Pino Rauti biografo di Mussolini e ideologo dell'estrema destra, è il sindaco di Roma, preferito dagli elettori al candidato della sinistra, non solo presente per dovere d'ufficio a tutte le commemorazioni dell'antifascismo (a cominciare da quella per le Fosse Ardeatine), ma anche dell'antisemitismo.

Sindaco di Roma come lo era di Lecce la neofascista Adriana Poli Bortone, che richiesta di un parere sui miei scritti antifascisti, disse, giustamente dal suo punto di vista, che sembravano repellenti.

E' il ministro della Difesa, tutore della sicurezza democratica e oratore ufficiale della celebrazione del 25 aprile, data sacra alla Resistenza al nazifascismo, Ignazio La Russa, figlio e fratello di fascisti eccellenti, e non dimentichiamo il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che, alla vigilia di una elezione romana, richiesto su chi preferisse tra il candidato di destra e quello di sinistra, non ci pensò un attimo a fare il nome del primo, aprendo la strada allo “sdoganamento”, così venne chiamato, degli ex fascisti e sempre fascisti, che con la grande manovra trasformista di Fiuggi, si erano ribattezzati in Alleanza Nazionale.

Oggi il trasformismo dei fascisti di prima, neofascisti poi, è arrivato al punto massimo, ma chi sa se definitivo, che li vede non solo ricoprire le più alte cariche dello Stato, ma fra i più attenti difensori della democrazia, i primi nella sua difesa dalle tentazioni autoritarie del sultano di Arcore.
Che accade nel Bel Paese?
Quello che è sempre accaduto : le ideologie passano, la voglia di potere resta. La tradizione più forte della nostra idea forte in politica resta "Francia o Spagna purchè se magna".
Il fascismo che va e che torna come “autobiografia della nazione”?

Giuseppe Prezzolini diceva :

“Di una cosa son certo : gli italiani mi sembrano negati alla democrazia; islandesi, svizzeri, inglesi, americani, son nati democratici, noi autoritari e faziosi. Forse non sono stato fascista perchè ero troppo poco italiano”.

Giorgio Bocca.

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Io personalmente, invece, aggiungo che questo nero periodo in cui la politica ormai è alla mercè delle onde del mare, alla deriva, dobbiamo essere più preoccupati che mai.
Nella storia, le fasi antecedenti i regimi e le dittature sono caratterizzate dalla "morte della politica", un chiaro meccanismo volto ad "assassinare la politica" per spianare la strada alla dittatura.

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